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Fuoriclasse racconta: lo sport e le leggi razziali
Il podcast del Salone del Libro che racconta lo sport ci parla, nella Giornata della Memoria, delle leggi razziali che hanno costretto numerosi atleti ad abbandonare la loro carriera.
Durante il regime nazi-fascista lo sport veniva celebrato come culto del corpo, dell'uomo nuovo e usato come propaganda soprattutto tra i giovani, per inquadrare, controllare e giustificare l'ideologia xenofoba e razzista.
Allenatori, giocatori di calcio, altete e atleti, campioni e campionesse, promesse dello sport, si videro esclusi dal loro mondo a causa delle leggi razziali. In questo episodio di Fuoriclasse ricordiamo i nomi e le storie di questi protagonisti, cacciati e perseguitati, resi incapaci di continuare a praticare la loro disciplina per una classe di sportivi Judenfrei (priva di ebrei).
Storie di lotte, di coraggio, storie per non dimenticare e continuare a riflettere.
Ascolta "Lo sport e le leggi razziali" su Spreaker.
Tra i riferimenti bibliografici:
Matteo Marani, Dallo scudetto ad Auschwitz (Diarkos, 2019)
Simon Kuper, Ajax, la squadra del ghetto (ISBN , 2008)
Adam Smulevich, Presidenti (Giuntina, 2017)
Andrea Schiavon, Cinque cerchi e una stella (ADD, 2018)
Sergio Giuntini, Sport e shoah (Sedizioni, 2014)
Nello Governato, La partita dell’addio (Mondadori, 2007)
Giovanna A. Cerutti, L’allenatore ad Auschwitz (Interlinea, 2020)
Antonello Capurso, La piuma del Ghetto (Gallucci, 2023)