Torna Rosa Matteucci, «impietosa, feroce cantatrice del “nonostante”», come la definì una volta Carlo Fruttero, accostandola ai mani di Céline, Beckett e Thomas Bernhard. Questo nuovo romanzo, in bilico, come gli altri, sull’illusorio crinale fra comico e tragico, inizia con l’affannosa, tormentosa aspirazione di lei bambina a ricevere, come tutte le sue antenate e le sue simili, la Prima Comunione, per proseguire con la morte di un padre molto amato – sebbene molto scapestrato – e la sua sciamannata sepoltura. Nella scrittura, straziata e al tempo stesso grottesca, di Rosa Matteucci diventa comico perfino il viaggio, non solo interiore, che tale morte susciterà, alla ricerca di quell’antico Trascendente che il nostro tempo sembra aver smarrito.
Rosa Matteucci è nata a Orvieto e vive a Genova. Ha pubblicato con Adelphi: Lourdes (1998), Libera la Karenina che è in te (2003), Cuore di mamma (2006), Costellazione familiare (2016).
Per Rizzoli India per signorine (2008) e per Bompiani Tutta mio padre (2010).
Le sue opere sono state tradotte in Francia, Spagna, Germania, Olanda e Croazia. Collabora a varie testate giornalistiche.